di Umberto Eco
La nave di Teseo, 2017
51 pagine
Categoria: Pendolare
- Necessario
- Fondamentale
- Attuale
Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l’‘Ur-Fascismo’, o il ‘fascismo eterno’. L’Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: ‘Voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!’ Ahimè, la vita non è così facile. L’Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo.
Oggi non userò molte parole mie. Le prenderò in prestito da Umberto Eco. Pensiamo a ciò che vediamo, leggiamo la contemporaneità e ricordiamoci di non commettere gli stessi errori del passato. Il punto fondamentale di questo discorso tenuto da Eco alla Columbia University il 25 aprile 1995 e riportato in un volumetto edito da La nave di Teseo, l’ho segnato nella citazione principale che leggete qua sopra.
Abbiamo vissuto decenni cupi e truci in cui la libertà è stata negata, le bocche sono state tappate, la violenza e la prepotenza erano le cifre di maggior valore. Non torniamo indietro, impariamo a difenderci e a riconoscere i segnali di queste derive nella contemporaneità. Smontiamo queste idee brutali e antidemocratiche pezzo per pezzo, giorno per giorno a prescindere dalla bandiera sotto cui si trovano. Per aiutarvi comprate questo libricino, tenetelo in tasca che tanto ci sta perfettamente e consultatelo all’occorrenza.
Noi siamo qui per dichiarare solennemente che “loro” non debbano più farlo.
L’immagine incoerente che ho descritto non era dovuta a tolleranza: era un esempio di sgangheratezza politica e ideologica. Ma era una “sgangheratezza ordinata”, una confusione strutturata. Il fascismo era filosoficamente scardinato, ma dal punto di vista emotivo era fermamente incernierato ad alcuni archetipi.
Definito cosa fu il fascismo in Italia, Eco paragona e traccia linee di tangenza tra diverse esperienze simili europee e non solo. Allora non esiste un solo fascismo? No. È dunque necessario imparare a riconoscerne gli elementi cardine e Eco, da bravo professore, li mette in fila molto bene e li spiega anche meglio. L’elenco qui non lo metto, vorrei che il libro lo leggeste in molti e se lo riportassi ne brucerei l’essenza, ma fidatevi se vi dico che è molto interessante, se non (termine pluri-abusato) necessario.
A dispetto di questa confusione, ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l'”Ur-Fascismo”, o il “fascismo eterno”. Tali caratteristiche non possono venire irregimentate in un sistema; molte si contraddicono reciprocamente, sono forme di altro tipo di dispotismo o di fanatismo. Ma è sufficiente che una di loro sia presente per far coagulare una nebulosa fascista.
Ho preparato un percorso di allenamento e auto-analisi su questo tema qualche mese fa, per leggerlo PREMI QUI.