Il muro

di John Lanchester
Sellerio, 2020
285 pagine
Categoria: MI-VE


  • Attualissimo
  • Distopico
  • Penetrante

Sul Muro fa freddo. È la prima cosa che ti dicono tutti, ed è anche la prima cosa che noti quando ti ci mandano; è la cosa a cui pensi, tutto il tempo, quando ci sei sopra, ed è quella che ricordi quando non sei più lì. Sul Muro fa freddo.

Chi era stato a mandare in rovina il mondo? Non l’avrebbero mai ammesso. Eppure era successo quando spettava a loro stare di guardia.

Questa cosa te la inculcano in tutti i modi: la disciplina ha sempre la meglio sul coraggio. In un combattimento vince chi obbedisce agli ordini. Non è come nei film. Non serve essere valorosi, bisogna obbedire e basta. E più o meno questo è quanto. Il resto dell’addestramento avviene direttamente sul Muro.


Distopia o futuro futuribile? Davvero difficile dirlo. Forse per questo Il muro è così coinvolgente e sconvolgente assieme, ci porta in quello che potrebbe essere il mondo dei nostri figli o dei nostri nipoti e lo vediamo con i nostri occhi che non è affatto un bel mondo quello che gli abbiamo lasciato.
Premetto: il mood non è leggero ma il libro l’ho letto in tre giorni e col fiato sospeso.

Tra le pagine sferzanti di Lanchester troviamo tutto: cambiamento climatico, migrazioni, nazionalismi, paura, nuove e vecchie generazioni a confronto, amori, tutto. Sembra una gran confusione ma non lo è, l’autore è stato molto bravo a dosare tutti questi elementi rendendoli tra loro equilibrati e tratteggiando così una dimensione complessa, un possibile futuro.

Il tempo del romanzo non lo conosciamo, ma capiamo subito che ci troviamo in un mondo devastato dai cambiamenti climatici, invivibile e sommerso dalle acque. Uno dei pochi luoghi relativamente vivibili rimasti è la Gran Bretagna, che ora è cinta da un muro lungo 10.000 km sul quale montano di guardia obbligatoria ragazzi e ragazze.

La guardia sul muro, una sorta di leva militare, serve a difendere l’isola dagli Altri, che arrivano costantemente e cercano di passare il muro, rischiando la vita ad ogni tentativo.
Chi sono questi Altri? Mostri? Demoni? Spiriti? No. Sono persone, siamo noi.

Perché è stato possibile tutto ciò? Chi l’ha permesso? Ottima domanda, facile risposta.

Il muro è di un’attualità sconvolgente, affronta le grandi sfide contemporanee non come un saggio moralizzante bensì come uno sguardo sul futuro, su come potrebbe andare se non ci diamo una mossa a livello scientifico, politico e umano, il tutto narrato in modo coinvolgente e incalzante. Davvero, davvero efficace.

Grandi tematiche si intrecciano inestricabilmente: c’è il concetto di diversità, il tema della migrazione e la sua legittimità, e c’è il cambiamento climatico. Che diritto abbiamo di lasciare un mondo così devastato ai posteri? E visti gli argomenti, come facciamo a dire che è pura fantasia?

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