Ragazza, donna, altro

di Bernardine Evaristo
Sur, 2020
521 pagine
Categoria: VENEZIA-NAPOLI


  • Mosaico
  • Coralità
  • Esistenze

io non sono una vittima, non trattarmi mai come una vittima, mia madre non mi ha cresciuta per farmi diventare una vittima

noi donne / di cui nessuno canta le lodi / di cui nessuno ascolta le voci

è così che si vede anche lei, a marciare in silenzio insieme a tutta la gente che si sta facendo strada nel mondo


Mi sono arenata. Non scrivo nulla da oltre un mese e anche la lettura non ha ingranato per molte settimane. Non mi capita spesso, ma capita. Decido di ritornare in questo spazio, poco noto ma a me molto caro, con una recensione di un libro che ho adorato e che ho letto più un anno fa.

Ragazza, donna, altro è un mosaico di esperienze, un trittico, anzi tanti trittici, che ci portano a scoprire esistenze femminili, di generazioni diverse, di estrazioni diverse ma che in comune hanno il dover sfidare la società per affermarsi e rivendicare una propria posizione, i propri diritti in un mondo occidentale che pare evoluto ma che sotto certi aspetti è preistorico.

I diritti per cui lottano e hanno lottato queste donne sono il diritto al lavoro, il diritto allo studio, il diritto alla libera espressione, il diritto di non essere discriminate. Perché se sei donna avrai la strada in salita, ma se sei donna e con la pelle più scura di una qualsiasi sfumatura di rosa, allora la vita ti sarà quasi impossibile.

Bernardine Evaristo lo racconta e lo spiega bene, creando un intreccio di storie personali, in capitoli ben equilibrati, tripartiti (quanto mi piace la simmetria!), in cui si alternano vivide vicende dell’oggi e altrettanto vividi eventi del passato raccontati dalle protagoniste stesse.

C’è solo un blocco da superare, o almeno per me lo è stato: lo stile di scrittura. Non ci sono punti, solo a capo. Io amo i punti. superata questa difficoltà si entra in sintonia con il flusso del racconto, ti lasci cullare e trasportare e in un batter d’occhio sei alla fine del libro.

Per me è uno dei libri più interessanti degli ultimi anni. Potente, vero, necessario. Parliamo spesso di occupazione femminile, natalità in calo, femminicidi, ma non vogliamo mai leggere il contesto in cui queste cose si avverano, accadono e castigano, non vogliamo mai sentire queste voci e conoscerne le storie. Magari è il caso di cambiare il punto di vista e provare a fare davvero qualcosa.

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